
33cl | Alc. 8.0% vol. | Belgian Tripel |
Ale dal colore dorato carico che sulla bottiglia riporta la volutamente fuorviante definizione ''abdijbier'' (birra d'abbazia). Si tratterebbe, secondo il poco convinto consenso comune, di una tripel, definizione che, pur non essendo riservata alle abbazie, tuttavia è ben associabile ad esse, soprattutto come versione chiara e dolce della dubbel. Ora, chiunque conosca bene le tripel potrà constatare, assaggiando la Guldenberg, come essa se ne discosti notevolmente. Il colore è quello giusto, ma già dall'aroma emerge un secco acidulo che di tripel ha proprio poco: è frutto del lievito brettanomyces, utlizzato per alcune ale brune agrodolci, quasi mai per birre di questo tipo. La consistenza della schiuma, la leggerezza oleosa del corpo, l'effervescenza sembrano suggerire, più che una tripel, una saison. Ma il gusto smentisce anche questa impressione: frutti misti, pere e agrumi in testa, ricoprono uno strato di dolce malto, appetitoso come una torta appena sfornata, e una ricchezza di liquore cremoso, speziato di cumino. Avevamo ragione, allora, è una tripel! No, perché dopo aver sedotto il palato con dolcezze sopraffine, il gusto evolve rapidamente verso un secco di luppolo, inaudito in un contesto simile, e sul finale presenta un acido-amaro quasi di grappa. Il retrogusto è amarissimo e persistente, con una vaga nota di malto che sembra chiamare aiuto da lontano.
Degustata da: www.areabirra.it
- Disponibilità: 32
- SKU: 0839